Incontri con la Musica di e con Michele Casini - L'Italiana in Algeri

Solcando i mari in cerca dell’amato Lindoro, l’intraprendente Isabella viene catturata da Mustafà, Bey di Algeri, che, annoiato dalla remissività della moglie, desidera corteggiare una delle tanto celebrate italiane. È l’inizio de “L’Italiana in Algeri”, un’esilarante commedia ispirata al reale rapimento da parte dei corsari di un’astuta signora milanese, già messa in musica nel 1808 da Luigi Mosca ma trasformata cinque anni più tardi da Gioiachino Rossini in quel capolavoro che Stendhal definisce “la perfezione del genere buffo”. Il dramma giocoso in due atti, musicato dal genio di Pesaro su libretto di Angelo Anelli, andò in scena per la prima volta a Venezia il 22 maggio 1813. La commedia si ispira come detto a un fatto di cronaca realmente accaduto: è la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell' harem del Bey di Algeri Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia. Pare che l'allora ventunenne Rossini abbia composto l'opera in soli 18 giorni. “L’Italiana in Algeri” consacrò definitivamente il musicista, stabilendo gli standard dell’opera comica rossiniana, in equilibrio tra elementi farseschi e intonazione sentimentale. L’opera è caratterizzata dall’apporto di stilemi tipici dell’opera seria, e naturalmente dal miracoloso equilibrio formale e dalla trascinante inventiva ritmica dai quali scaturisce l’irresistibile vis comica del pesarese.
L'opera rimase in repertorio, in Europa e negli Stati Uniti, per quasi tutto l'Ottocento, anche quando la diffusione delle opere rossiniane era ormai in deciso declino. La prima ripresa novecentesca risale all'edizione torinese del 1925 diretta dal grandissimo Vittorio Gui: da allora, L'italiana è rimasta, assieme a Il barbiere di Siviglia, a La Cenerentola e, in misura minore, al Guglielmo Tell, una delle opere di Rossini più rappresentate nel repertorio dei teatri lirici di tutto il mondo. Di questa splendida opera comica, della sua intricata vicenda, della sua musica scoppiettante e geniale, Michele Casini per Laboratori Permanenti parlerà al pubblico domenica 17 febbraio alle 17.30 al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro in occasione del primo incontro di un nuovo ciclo dedicato all’opera buffa, che in seguito comprenderà anche Falstaff di Giuseppe Verdi e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini.
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