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Palazzo Taglieschi - Le opere

Antico pilastrino.

Era probabilmente parte di una balaustra che divideva le varie zone interne de la Chiesa della Pievaccia, nella frazione di Ponte alla Piera, Anghiari. 

Antiche colonne decorative.  

 

Antiche colonne decorative (dettaglio).  

 

Antico pozzo.

Situato all'interno di Palazzo Taglieschi, da qui gli abitanti dell'edificio attingevano l'acqua per le abluzioni quotidiane e la cucina.

 

Elementi architettonici decorativi tipici del quattordicesimo e quindicesimo secolo. 

 

 Epigrafe funebre.

 

Armadietto ligneo decorato con lo Stemma dei Taglieschi.

 

Capitelli decorativi.

I capitelli provengono da villa Miravalle, oggi Galleria d'Antiquariato ospitante svariate opere d'arte e mobili antichi.

   

Capitelli decorativi (parte II).

 

Serie di capitelli e decorazioni esterne. 

 

Resti di pilastri decorativi.

 

Resti di pilastri decorativi (parte II).

 

La “Sala della Grotta.”

E' una delle sale interne di Palazzo Taglieschi. Al suo interno sono conservati degli strumenti per la lavorazione di grano e olive, e una macina per creare dei colori. 

 

Banderuola decorativa risalente al diciottesimo secolo.

 

Rettangoli in pietra con intagliati dei Santi in rilievo.

Rettangoli in pietra con intagliati dei Santi in rilievo (parte II).

Antica campana della Badia di San Bartolomeo, o Badia di Anghiari, ora dimessa ed esposta a Palazzo Taglieschi. 

Decorazione in ferro raffigurante un angelo impegnato in un gesto benedicente.

Statuetta di una donna con abiti e acconciatura rinascimentale.

Antica mappa intagliata nella pietra raffigurante la zona dell'Alta Valle del Tevere.

Madonna col Bambino in Trono. 

Altra Madonna con il Bambino, purtroppo in un pessimo stato di conservazione.

Frammento di un affresco decorativo raffigurante l'Idra, leggendaria bestia a nove teste appartenente alla mitologia greca.

L'Idra fu la seconda delle Dodici Fatiche di Ercole, che con uno stratagemma attirò il mostro fuori dal nido e lo affrontò. Ogni volta che Ercole tagliava una delle teste dell'Idra, subito altre due ricrescevano da quella mozzata. L'eroe chiese allora aiuto all'amico Iolao. Questi, ogni volta che Ercole tagliava una testa, cauterizzava il moncherino con il fuoco impedendo che da quel punto ricrescessero altre teste. Alla fine Ercole schiacciò sotto un masso gigantesco l'ultima testa, quella immortale, e la bestia fu vinta. 

Madonna con il bambino.

Il tema della maternità mariana è molto amato nell'iconografia classica cristiana. 

Dettaglio di una terracotta invetriata.

La tecnica della terracotta invetriata fu inventata da Luca della Robbia, che giunse a questo risultato dopo molteplici esperimenti. Adottando un procedimento che somiglia alla fossilizzazione in natura, l'artista è in grado di colorare le ceramiche e rendere i colori durevoli nel tempo e resistenti agli agenti atmosferici. Ciò rese terracotte invetriate molto richieste nel quattrocento per decorare gli esterni dei palazzi. 

F. M. Angiolini – Madonna col Bambino e adoranti (1700).

Serie di tre statue lignee che raffigurano la Madonna col Bambino, posta in cima alla composizione, e tre donne adoranti sotto di lei. 

F. M. Angiolini – Madonna col Bambino e adoranti (dettaglio).

 

Una delle ultime sale di Palazzo Taglieschi, contente alcune delle opere più importanti del museo. 

 

Tondo di Benedetto Baglioni.

Baglioni era un artista che si è ispirò alla bottega dei Della Robbia per i suoi lavori, traendo da loro la tecnica della terracotta invetriata. Il tondo raffigura la Madonna in adorazione davanti a Gesù Bambino, sorretto da un angelo. 

 

Tela parzialmente rovinata raffigurante la Madonna e Gesù Bambino circondati da una folla adorante. 

   

Organo da tavolo positivo risalente al XVI secolo.

Piccolo organo a canne facile da trasportare, usato nella polifonia ed entro le mura domestiche.

 

Tondo di Benedetto Baglioni.

Il tondo raffigura la Madonna con in braccio Gesù Bambino. Anche la scelta della decorazione esterna e della forma dell'opera rimandano all'arte dei Della Robbia. 

 

Statua lignea di Madonna col Bambino risalente al XIV-XV secolo.

Anche se lo stile può apparire “antico” rispetto ai tempi in cui fu creata, la statua è in realtà realizzata con una fattura raffinatissima, non indegna di altre opere presenti nel museo. 

Veste in lino di una statua di San Francesco conservata al Convento di S. Chiara di Borgo San Sepolcro. 

Capolavoro del museo è la statua lignea policroma de la Vergine, più un bambino forse non presente nell'opera originale, di Jacopo della Quercia.

Scultore del primo quattrocento, fu un innovatore nel suo campo, ma non venne capito dai suoi contemporanei. Otterrà il giusto riconoscimento solo molto tempo dopo la morte, quando Michelangelo studierà e apprezzerà le sue opere traendone spunto. Il suo stile consisteva in una personale rielaborazione della corrente gotica unita al classicismo fiorentino. 

Andrea Della Robbia – Natività e Santi (1472).

Terracotta invetriata di Andrea Della Robbia, raffigurante la scena della Natività e con l'aggiunta dei Santi Francesco e Marco, patrono della Compagnia della Misericordia. 

Andrea Della Robbia – Natività e Santi (dettaglio).

 

Tela raffigurante la Madonna incoronata in Paradiso dagli angeli. 

 

Affresco decorativo di Palazzo Taglieschi raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù in braccio.

 

Collezione di bambole antiche vestite da dame e suore.

 

Collezione di bambole antiche vestite da dame e suore (dettaglio).

 

Piccola tela raffigurante dei soldati che depongo le armi e chiedono la grazia alla Vergine Maria. 

 

Utensili di vita quotidiana usati durante il Rinascimento (parte I).

 

Utensili di vita quotidiana usati durante il Rinascimento (parte II).

   

Utensili di vita quotidiana usati durante il Rinascimento (parte III).

 

 Stampi per cialde e ostie.

 

Ferri da stiro a carbone del XVIII – XIX secolo.

 

Statuette lignee policrome raffiguranti San Paolo, di un ignoto artista toscano.

 

Dettaglio di un enorme Crocifisso in legno policromo, precedentemente collocato in una Chiesa di Anghiari ed ora esposto a Palazzo Taglieschi. 

 

Cuscinetti devozionali ricamati fra il XVIII e il XX secolo. 

 

Dettaglio di una decorazione di Palazzo Taglieschi.

 

Jacopo Vignali – Madonna con il Rosario.

Dettaglio del capolavoro di Jacopo Vignali, Vignali era un pittore seicentesco molto apprezzato per il suo uso del colore, oltre che per la fedele imitazione del vero inserito in un contesto di armonia e accordo fra tutte le parti. Le figure da lui dipinte sono note per la morbidezza delle pose.