Palazzo Taglieschi

Palazzo Taglieschi è un antico edificio rinascimentale, frutto dell'unione di case-torri preesistenti dai tempi del Medioevo. Il palazzo deve il nome all'omonima famiglia che lo possedette fino alla prima metà del 1500.

I Taglieschi, ora estinti, sono stati una delle famiglie più ricche e prestigiose della zona, direttamente coinvolti nella storia della Toscana. Fra il XVI e il XVII secolo uno dei loro maggiori esponenti, Francesco Taglieschi detto Il Duca, fu amministratore della città di Prato e godette della fiducia dei Medici di Firenze.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'edificio è stato adibito per un breve periodo a rifugio per le famiglie povere della zona. In seguito, una serie di restauri hanno riportato il palazzo al suo antico splendore rinascimentale, eliminando le aggiunte architettoniche avvenute negli anni.

Nell'ultimo capitolo della sua storia, Palazzo Taglieschi è stato donato al comune di Anghiari nel 1976 dal suo ultimo proprietario, Don Nilo Conti, proposto del paese e uomo di cultura. Conti, desideroso di salvaguardare le tradizioni e le opere d'arte della Valtiberina, donò il Palazzo in modo che potesse essere adibito ad ospitare il Museo Statale.

Il Museo si estende per tutti e quattro i livelli del Palazzo, e raccoglie molteplici testimonianze della storia e dell'arte dell'Alta Valle del Tevere. Nelle antiche cucine del palazzo sono conservati utensili di vita quotidiana, e una nutrita collezione di bambole. Particolare attenzione viene dedicata all'aspetto religioso della vita sociale tardo-medioevale, con enfasi sulla presenza del culto mariano in Valtiberina. Da notare, in questo ambito, la presenza de “la Madonna con Bambino” di Jacopo della Quercia, famoso per il monumento funebre a Ilaria del Carretto (Lucca, Cattedrale di S. Martino).

All'ultimo piano del palazzo si possono ammirare moltissimi dipinti di importanti artisti provenienti dalle chiese della Valtiberina oltre che una splendida collezione di armi antiche.

Tour virtuale delle opere.